La visita oculistica valuta le condizioni di salute degli occhi e diagnostica eventuali malattie oculari per le quali stabilisce la relativa terapia.
E’ quindi molto di più del semplice controllo dell’acuità visiva e viene effettuata da un medico specialista. Oltre che a diagnosticare patologie degli occhi curabili, che possono portare alla perdita della vista se non trattate, può anche essere utile nell’individuazione di malattie sistemiche con manifestazioni oculari: ipertensione, diabete, tumori e patologie del sistema nervoso, ecc.
Infine ci si sottopone a visita oculistica anche per monitorare patologie degli occhi già diagnosticate.
E’ costituita da una serie di test effettuati dal medico oculista. Questi sono personalizzati a seconda dei disturbi riferiti, dell’età , del tipo di visita (traumi, fastidi ricorrenti, monitoraggio in fase di crescita, disturbi al videoterminale, ecc) ma in genere comprende:
la misura dell’acutezza visiva, la capacità di distinguere e mettere a fuoco gli oggetti.
l’esame della parte anteriore dell’occhio
la misurazione della pressione intraoculare
il fundus oculi, l’esame dell’interno dell’occhio dopo aver instillato un collirio che dilata le pupille.
Solitamente la misurazione delle lenti in uso tramite Forottero, la valutazione del difetto di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) tramite Autorefrattometro e altre indagini strumentali sono parte della visita, così come la prescrizione di lenti correttive in presenza di vizi di refrazione o di disturbi dell’accomodazione.
A prescindere dai sintomi soggettivi, è raccomandabile eseguire dei controlli oculistici periodici ed approfonditi di routine, in considerazione del fatto che molte malattie oculari sono asintomatiche.
Secondo le Linee Guida per l’età adulta i pazienti dovrebbero sottoporsi a visite oculistiche:
•ogni 5 anni fino ai 39 anni, in caso di familiarità per patologie oculari
•in ogni caso ogni 4 anni a partire dai 40 anni, ogni 2 anni a partire dai 60 anni, ed ogni anno dopo il 65 anno di età
•ogni 1-2 anni, a seconda delle esigenze visive e delle condizioni di salute generale (ipertensione arteriosa sistemica, diabete mellito, malattie reumatiche, terapia con farmaci sistemici che condizionano la salute degli occhi)
È in ogni caso raccomandata una visita intorno ai 40 – 45 anni per valutare i primi problemi di presbiopia (difficoltà alla lettura da vicino) e dopo i 50 anni come prevenzione per il glaucoma (danno progressivo del campo visivo e del nervo ottico spesso associato a pressione alta degli occhi).
La durata della visita competa del periodo di dilatazione delle pupille, è di circa un’ora.
È utile che il paziente porti con sé la documentazione clinica precedente, risultati di esami, l’elenco dei farmaci che si assumono, occhiali in uso.
Si consiglia di presentarsi alla visita senza lenti a contatto da almeno 5 ore se si desidera la prescrizione degli occhiali.
I cosmetici non impediscono l’esecuzone dell’esame (a parte la valutazione di alcune blefariti croniche) ma l’effetto estetico dopo la somministrazione dei colliri non è dei migliori.